Ai primi posti nei motori di ricerca e spam in Google…

Google sembra non dare segni di vita!

E’ per caso che ho visto dei siti flash in prima posizione con una certa ripetitività anche al variare delle keywords che digitavo nel campo query del motore. Incuriosito dai posizionamenti ottenuti ho sbirciato nei codici e…

Sorpresa… ho notato che la quantità di informazioni e la quantità di link presenti nel codice non erano visualizzabili nella pagina; livelli sovrapposti con flash che copre il misfatto.

Non contenti, probabilmente stare tra le prime posizioni non bastava, hanno utilizzato una quantità spropositata di keywords nel TAG title della pagina. Stiamo parlando di prime posizioni assolute con una quantità considerevole di risultati, in tutto questo, anche il link sponsorizzato AdSense che non si sa mai…

Approfondendo la  lettura del codice, ho trovato l’URL degli autori spammers web e mi chiedo;

  1. quando Google si accorgerà di queste tecniche e applicherà una penalizzazione o una esclusione dagli indici, i clienti di questi signori che faranno?

Per il loro sito non mi preoccupo più di tanto, visto che applicano la stessa tecnica anche sul loro, è solo una questione di tempo… di Pinguini con il salvagente a Torino non ce ne dovrebbero essere tanti, di questo passo si estingueranno!

E’ bene che le persone intenzionate a promuovere tramite SEM/SEO il loro sito web, considerino attentamente quello che viene a loro proposto, sono certo che i costi di un SEO professionista non siano poi così facili da digerire ma a spendere poco, c’è il rischio di perdere tutto, dov’è la convenienza di spendere meno ed essere ai primi posti nei motori di ricerca per poi sparire del tutto?

Google è appisolato? L’anti spam è in ferie?

Segnalare lo spam a Google è importantissimo, per chi volesse: segnala spam

Alex

 

4 commenti
  1. marcuzz
    marcuzz dice:

    Ciao Alex,
    come sai i motori di ricerca non possono leggere il contenuto di un sito realizzato in flash, in particolare se il file swf che viene caricato per primo ha solo la funzione di caricarne altri a sua volta e occuparsi di gestire la navigazione.

    La produzione di contenuto alternativo al flash, non essendo il tag che lo contiene nelle specifiche del W3C – quindi non esistendo un ipotetico NOFLASH – deve esser ottenuto con altri artifici.

    Ti ricordo inoltre che il posizionamento ottenuto tramite l’introduzione di parole chiave nel contenuto ha una possibilita’ solo nel caso di ambiti poco concorrenziai. ci vogliono ben altre tecniche per posizionarsi per parole chiave piu’ competitive.

    Detto questo, il modulo dello spam esiste, ma funziona anch’esso su base democratica. Piu’ segnalazioni da diverse persone arrivano a google piu’ sara’ facile che il sito venga penalizzato. E’ risaputo che per rientrare nei ranking basta il piu’ delle volte scusarsi, dando la colpa a qualche SEO maldestro.

    Rispondi
  2. Alex Vitale
    Alex Vitale dice:

    Confermo,

    solo per chiarezza, ho effettuato la correzione che mi hai indicato senza pubblicare un’altro commento…

    In questi giorni sono un po preso e non rispondo a tutti e non con la velocità che vorrei e mi scuso, leggendo la tua risposta rispetto quanto hai detto ma non approvo; nello specifico la tecnica che ho visto utilizzare non è corretta verso alcuno, la sovrapposizione di livelli gestiti da CSS esterni è a tutti gli effetti un testo nascosto come descritto nella FAQ di utilizzo di Google e non solo…

    Nel caso di Flash, esistono tantissimi metodi per indicizzare un sito realizzato con quella tecnologia, limitate, molto difficili da gestire ma non impossibili e mi riferisco nello specifico a FlashObject 1.3 che è una tra le tante e valide soluzioni.

    Con l’avvento delle utlime versioni di flash, importare testi o parti di esso da files e sterni al sito, con un minimo di attenzione e tecnica è anche possibile strutturare il sito su due versioni diverse ma condivise, una statica e l’altra dinamica, l’utilizzo di db con i contenuti per il sito in PHP e per Flash. Le tecniche non mancano, lo standard web come dettato dal W3C… quello si che manca in questi casi come l’accessibilità.

    Per quanto il discorso keywords, title ecc.. mi sono inbattuto in siti che hanno ragiunto le prime posizioni di Google con competitività di tutto rispetto come del resto anche il numero dei risultati visualizzati dal motore, strano a dirsi ma è il caso che il sito che ho esaminato aveva circa 50 keywords per tag: title e keywords.

    Il testo nascosto era dietro un filmato di appena 800x600px, ben poca roba rispetto ai tags sopra citati.

    Se basta questo per posizionare un sito web… se la competitività potrebbe essere bassa, al terzo elencato in indice per quella parola di ricerca (il secondo risultato è anche di lor signori) che non ha utilizzato nessun artificio, la beffa c’è e resta a mio avviso.

    SEO maldestri… non ne conosco, un vero ottimizzatore non ricorre, lo sottolinei anche tu, a tecniche non corrette o pericolose; c’è chi lo fa ma lo si può chiamare SEO?

    Rispondi
  3. marcuzz
    marcuzz dice:

    ciao Alex,
    forse siamo troppo abituati agli ideali, anche se l’essere italiani forse dovrebbe darci prova del fatto che il modo funziona in modo divero, tipicamente non etico. Chi commette il fallo, chi infrange la legge, o nel nostro caso semplicemente le giudelines spesso la fra franca, e allora mi chiedo, perche’ sbattersi tanto. Sto parlando del NY Times, con un page rank che a memoria dovrebbe essere 10, che utilizza tecniche di cloacking, come riportato in questo aricolo: seoegghead.com/blog/seo/the-google-cloaking-hypocrisy-p32.html

    ovviamente goole, quotata in borsa, non interviene.

    Ciao,
    marcuzz

    Rispondi
  4. Alex Vitale
    Alex Vitale dice:

    Si ma ci sono anche casi memorabili come BMW, Google non è stata così docile nel penalizzare… il fatto che più mi infastidisce è che tanti si considerano SEO; non giudico nessuno ma l’etica e la professionalità dove la mettiamo?

    Il rispetto degli standard, tutto quello che è il mondo del web e dei motori di ricerca dovrebbe essere tutelato dai SEO, una pulizia degli indici vorrebbe dire anche minore lavoro a vantaggio della manutenzione e dei posizionamenti ai primi posti nei motori di ricerca.

    Anche le gare, perché sono così contrario, non so se avevi letto la pubblica ammissione di utilizzo di tecniche spam per arrivare primo per la gara SEO Contest, il vincitore ha scritto anche su questo blog in merito. Che ci vuoi fare, forse applico troppo severamente un codice etico nei miei confronti ma di certo non vado a nessun raduno perché ho vinto la gara in maniera anche scorretta.

    Nel caso della gara c’è da dire che già ammettere la voluta forzatura, non è da tutti, apprezzabile comunque l’impegno ma servirà poi a non invogliare dei faciloni ad applicare o copiare queste brutte tecniche? Come dici tu, siamo in Italia..

    Curare un sito che ha subito una penalità, non lo auguro a nessuno!

    Bello il link, il sito del NY Times… non mi piace :-)

    Alex

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *