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Copywriter SEO, Blogger e Google Dance: il futuro del posizionamento di siti web

Qualcuno le ha chiamate “Google dance”,

rallentamenti nella scansione dei siti web, problemi della verifica dei nuovi inserimenti in Google Analytics come, un problema nella scansione delle sitemaps, cache non aggiornate ecc…

Il futuro del posizionamento di siti web con OrionDiversi sono i comportamenti osservati nei vari data center e sembra di assistere ad una maggiore rapidità di aggiornamento dell’indice quasi si trattasse di un Google blog search; un ibrido tra il Google motore di ricerca spider e il sistema blog search su XML RSS Feeds.

Considerato l’elevatissimo numero di weblog, non è difficile immaginare che si stia tentando di avere un indice unico e a vantaggio dell’utente che, attraverso i blog, riuscirebbe così ad avere informazioni sempre aggiornate e non basate su preistorici posizionamenti di obsoleti siti web.

Il posizionamento di un sito web che integri anche i Feed RSS e i Tags, ha di certo molti più vantaggi rispetto ad un tradizionale sito web statico; fantascienza?

Bè, devo dire che in qualche caso mi sono addirittura sbalordito di come l’indice sia cambiato dopo aver pubblicato un articolo su un blog del nostro network, il riscontro lo si vede anche dalle statistiche di Googe Analytics e sembra corretto vedere nuovi link tra i primi risultati per poi decrescere nel tempo con la pubblicazione di nuovi articoli sullo stesso argomento.

Non c’è che dire, il futuro della comunicazione sembra avere a tutti gli effetti connotati sempre più delineati come per il web marketing e il posizionamento nei motori di ricerca che saranno sempre più basati su piattaforme dinamiche con rappresentazione XHTML con supporto RSS per la diffusione dei contenuti.

Sarebbe dunque facile posizionare un weblog rispetto a un sito web? Provare per credere… è meno semplice di quanto si possa immaginare, in questo solo l’esperienza di un buon Copywriter SEO può valorizzare quanto sopra descritto ed è di certo un futuro che affascina con indici che saranno sempre più attinenti e “freschi”, quello che oggi non avviene grazie a politiche di BL e PR.

Quali sono i valori in campo per la valutazione dei contenuti? Lo spam?

Alla prima domanda… a Google non si comanda mentre per la seconda, che dire, è un problema che non tramonterà mai ma la qualità e la reputazione di un sito web, di un network, di certo conterà sempre più, ci auguriamo che questa rinnovata freschezza e qualità rivolta agli utenti, sia tutelata anche da un professionale modus operandi dei Serch Engine Marketer (SEM) e dei Serch Engine Optimizer (SEO) che, assieme a tutti i professionisti della rete, dovrebbero curare il giusto equilibrio di informazione e di ROI senza mai eccedere in inutili e volgari forzature. In questo, i SEM e i SEO italiani, dovrebbero anche fare attenzione a non incappare in fastidiose penalità che il motore di ricerca potrebbe ravvedere in caso di violazioni gravi.

Le strutture Sitemaps, XML e quanto la tecnologia sta fornendo per la diffusione delle informazioni, è una vera cartina tornasole per evidenziare azioni non corrette e link “troppo” semplici, che Google voglia spezzare anche questa catena, mi sembra più che evidente, che per alcuni settori ci sia ancora troppa valenza di questi fattori esterni, è un dato oggettivo che non si può e non si deve trascurare, se tutto cambiasse?

Personalmente non posso che essere contento di un eventuale “pre-pensionamento” di un sistema molto vizioso e chiuso come è ed è stato il Google Page Rank. Il risalto dei contenuti, del SEM del Copywriting puro, è questo è il futuro del posizionamento in Google?

Le Google dance hanno caratterizzato anche terribili scivoloni di siti pluri storici, questo dice moltissimo, quello che però mi ha spaventato notevolmente, è vedere rimpiazzati quei siti da altri… molto dubbi sia come tecnologia che contenuti.

Work in progress, nulla di più semplice che modifiche siano a tutt’oggi in corso e non dimentichiamo Orion, l’inserimento dei dati di Google Maps ecc…

Potrei sbagliare ma è da qualche tempo che analizzo dati e mi sembra di non sbilanciarmi molto…

Alessandro Vitale

DBATrade Serch Engine Marketer

Il futuro del posizionamento siti web in Google

2 commenti
  1. Matteo
    Matteo dice:

    Anch’io nel corso degli utlimi mesi ho individuato molte fluttuazioni nei risultati di Google, forse non sensibilissime perchè, nel mio caso, si trattava di keyword poco competitive dove non c’era un sito a farla “da padrone”.
    Invece per quanto riguarda il mio blog personale ho notato che mi trovo spesso a scalare le SERP, ma non ho indagato a sufficienza per capire se fosse un risultato dovuto alla regolarità dei post, piuttosto che all’ottimizzazione dei contenuti o a che altro (è un sito personale e non ci metto troppo impegno da questo punto di vista).

    Google sta accantonando la filosofia del PageRank? Forse è un po’ presto da dire, forse si tratta -per ora- di qualche aggiornamento degli algoritmi, ma gli studi ed il clamore sul “progetto Orion” (cui tu stesso hai dedicato un bel post tempo fa) dimostrano che la strada è tracciata.

    Certo che allora sarà una bella rivoluzione: non vedremo più siti artatamente “pompati” grazie allo scambio di backlinks. Saremo preparati? Bisognerà comunque capire come effettivamente Google calcolerà l’effettivo valore dei contenuti, e se questo non lascierà spazio a nuovi metodi più o meno leciti di “promozione”: si sa, Google detta legge ma una volta fatta la legge si trova l’inganno.

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  2. Alex Vitale
    Alex Vitale dice:

    Si Matteo,

    con keywords poco competitive ti accorgi molto più facilmente delle fluttuazioni dei risultati, per il tuo blog… non ti stupire, comprendo la tua umiltà ma da quello che ho visto… non è un blog non curato!

    Che Google stia valutando anche con dei risultati pratici ad eliminare il PageRank, mi sembra palese come i mancati aggiornamenti di PR e l’enorme variazione di posizionamento che non sembra più basato sul fattore di PR…

    In altre parole, ai primi posti di un risultato di ricerca in Google, una volta era possibile vedere siti con PR elevato e a seguire gli altri con valore inferiore… oggi non è più così e talvolta, è possibile vedere siti molto più modesti e con fattori di PR molto meno “pesanti” ai primi posti degli indici dei risultati.

    I SEO bomber, tutti quelli che hanno fatto politiche di posizionamento di siti web in base a fattori esterni, dovranno rivedere e studiare bene il tutto ed è meno facile di quello che si può immaginare…

    Rivoluzione? FINALMENTE!!!

    Alex

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