Poken Gadget Vs Linkedin in Person

Dopo aver parlato di Poken e della possibilità di interagire attraverso i social network, il social si evolve e se anche in una fase embrionale e poco conosciuta in Italia, Linkedin network mette a disposizione una funzione per iPhone via Bluetooth molto simile a Poken: in Person.

Tanti potrebbero obbiettare il paragone ma…  l’applicativo è gratuito, il network interagisce con feed e ha in se, quelle potenzialità per diventare uno strumento simile a Poken che a differenza di iPhone, che è attualmente il telefono più venduto ed utilizzato, la diffusione di Poken non sembra essere così estesa come il noto telefono della mela.

Come tutte le belle cose, Poken avrebbe dovuto avere un supporto differente, uno sviluppo più veloce anche nel rispetto della crescita di tutti i social network, l’imbattibilità di un software gratuito e integrato in un telefono ha notevoli vantaggi che non sono trascurabili, non ho un “aggeggio” in più da portare con me ed è discutibile anche il design di Poken tranne che per la versione Pulse, i “pupazzetti” lasciano veramente molti dubbi a quanti lo guardano.

Forse un target veramente basso, adolescenti e non “professionisti” è l’obbiettivo di Poken?

Linkedin in Person invece, nasce come “opzione” di un software web già largamente utilizzato e diffuso, in versione mobile, gli ultimi aggiornamenti hanno risolto molti dei limiti che aveva rispetto alle funzionalità possibili rispetto al software web. Non è certo un gadget l’iPhone, è uno smartphone a tutti gli effetti e oggi si arricchisce con questo applicativo che potrebbe presto raggiungere gli obbiettivi che Poken non ha raggiunto: sostituire il biglietto da visita tradizionale con un software.

Un applicativo che, via bluetooth trasferisca i dati personali, ci connetta al network Linkedin, permetta di avere tutte quelle informazioni per seguire la persona anche attraverso tutti gli altri canali social; inutile dire che le possibilità di applicazione e l’immaginazione di quelle che potrebbero essere le potenzialità, non hanno veramente limiti.

Ecco cosa si legge di in Person sul blog di Linkedin:

Connect In Person

LinkedIn for iPhone has added a number of new features, but we expect many will want to try out In Person.  Leveraging the new Bluetooth capabilities in iPhone 3.0, In Person allows you to find and connect with other people running the LinkedIn application in real time.

Connect In Person

LinkedIn per iPhone ha aggiunto una serie di nuove caratteristiche, ma ci aspettiamo che molti vorranno provare di persona. Sfruttando le nuove funzionalità Bluetooth in versione 3.0 iPhone, in Person ti permette di trovare e connettersi con altre persone che esegue l’applicazione LinkedIn in tempo reale.

Inutile dire che Poken è una buona intuizione è stato un gadget, uno strumento di condivisione e un software carino ma… secondo me, si è perso nell’evoluzione del prodotto, sviluppare o tentare di immaginare un design o una interattività anche come Linkedin con un software su iPhone… magari il suggerimento lo do io in questo momento e ne sarei contento, magari ci faranno sapere in anteprima la realizzazione di un software Poken per iPhone!

Aspettiamo e vediamo… per gli utilizzatori di Apple iPhone, non dimenticate di attivare il Bluetooth e di avvicinare i due telefoni con in Person attivo e… benvenuti nel network professionale!

Alessandro Vitale

DBATrade SEM e SEO Bologna

Social Network: Poken o inPerson?

2 commenti
  1. Stefano Di Persio
    Stefano Di Persio dice:

    Utilizzo entrambi (Poken e Linkedin).

    Sono d’accordo sul fatto che il progetto Poken sia nato da una felice intuizione ma si sia perso strada facendo. Il design troppo teen (tranne per la versione Pulse) e la scarsa integrazione del software ne hanno condizionato la diffusione in ambito business. Linkedin rappresenta oggi al meglio il concetto di business network.

    L’apertura verso terze parti (tripit, amazon) e le nuove funzionalità (company buzz, events) anche in ambito mobile (inPerson) sono estensioni utili per mantenere la base di clienti e acquisirne di nuovi.

    Stefano

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  2. Alex Vitale
    Alex Vitale dice:

    Si Stefano,

    sono d’accordo con te, del resto la mia osservazione nasce anche dopo aver provato entrambe le soluzioni e le perplessità sul pupazzetto di Poken, ancora oggi non mi fanno capire perché una intuizione del genere non ha alzato il proprio target puntando a nuovi bacini di utenza.

    Indubbiamente, hanno puntato alla massa, alla grande distribuzione e come sempre, a cercare di raccogliere una “popolarità” attraverso l’utilizzo che ne potevano fare i TEEN. La bella presenza nei social network, la presenza allo Smau, il lavoro fatto attraverso la rete di vendita italiana, ha comunque dato i suoi effetti anche se sembra più che chiaro che qualche cosa nell’aria c’è e che sta cambiando.

    Come utilizzatori, osservatori di queste nuove forme di interattività tra social e viral marketing, scambio di dati personali e business… restiamo in attesa delle evoluzioni, sembra quanto mai evidente che in Person sia molto più vicino ad un ambito professionale rispetto a Poken; vediamo chi avrà ragione!

    Alex

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